Venerdi 18 marzo - La musica italiana d’anteguerra: le canzoni di Bixio e Cherubini |
![]() Palazzo Zacco Armeni – Prato della Valle, 82 Padova Ingresso libero con prenotazione ai numeri 3498026146 – 335 6303408 Cesare Andrea Bixio (Napoli 1896 – Roma 1978), napoletano, pronipote del generale Nino Bixio, uomo dalla spiccata sensibilità creativa, autore di colonne sonore per il teatro, il cinema, la radio e la televisione, è stato un artista a tutto tondo, innovatore della cultura e dello spettacolo e, al tempo stesso, uomo dalle grandi intuizioni commerciali e imprenditoriali in campo editoriale. Ha collaborato con artisti del futurismo ed è stato il primo autore italiano a produrre canzoni anche per i più celebri interpreti del varietà francesi tempo, alimentando così il legame tra le città di Napoli e Parigi, a quel tempo, capitali della cultura. A partire dal 1909, compone più di 500 canzoni, tra cui Mamma, Parlami d’amore Mariù, Vivere e Tango delle capinere, Scintilla, Ferriera, i cui versi portano la firma di Bixio Cherubini, e realizza 150 colonne sonore e canzoni per film, interpretati dai “giganti del cinema”, quali De Sica, Totò, Anna Magnani, Elsa Merlini, Macario, e dalle grandi voci operistiche dell’epoca, come Beniamino Gigli. Nel 1923, grazie all’amico Trilussa, incontra a Roma, il paroliere e compositore Bixio Cherubini (Leonessa 1899 – Milano 1987), incontro che segnò l’avvio di una lunga e prolifica collaborazione e grandi successi. Insieme scrissero Tango delle capinere, La canzone dell'amore, Trotta cavallino, Violino tzigano, La mia canzone al vento e, soprattutto, Mamma, e altre arie celeberrime per le canzoni dei divi del momento quali Carlo Buti, Luciano Tajoli, Silvana Fioresi, Oscar Carboni, Beniamino Gigli e Natalino Otto. |