Concerto 27 settembre a Palazzo Cornoldi - Venezia |
di Leonardo Ripa - “Come è triste Venezia” cantava Charles Aznavour nella sua bellissima e struggente canzone tanti anni fa. Come è stata bella invece Venezia, per noi del Circolo della Lirica di Padova, domenica 27 Settembre, complice anche una giornata di sole e una temperatura frizzantina, ideale per una bella passeggiata. La giornata è iniziata con una visita guidata al Ghetto ebraico, (un mondo sconosciuto ai più) nonostante una convivenza quotidiana), alla scoperta dei diversi templi ebraici; diversi perché tante sono le etnie religiose, (ebraismo-askenaziti, sefarditi, levantini ecc.), diverse nei riti e nei costumi. Mettere ordine alle tante cose ascoltate da una preparatissima e brava guida, Roberta Favia, riesce difficile per chi scrive, ma provo a stilare una breve, non certo esauriente, sintesi delle informazioni sulla cultura religiosa ebraica. Le sinagoghe, o "scole", del Ghetto veneziano vennero costruite, tra la prima metà del 1500 e la metà del
Così è stato grazie ad uno speciale intrattenimento allestito dal nostro direttore artistico, il regista Marco Bellussi, e interamente incentrato sul tema della città lagunare. Una prima parte della piece musicale e' stata infatti dedicata alle canzoni da battello del XVIII secolo ben interpretate dal soprano Sara Bino la quale, in un garbato gioco di veloci cambi d'abito, ha saputo conquistare l'attenzione ed il favore del pubblico. Non poteva mancare in questo contesto La Biondina in gondoeta in cui si sono esibiti con esiti promettenti di figuranti, nientepopodimeno che Presidente, Vicepresidente e il direttore artistico del Circolo della Lirica scatenando l’entusiasmo dei presenti. Nella seconda parte è invece stata rappresentata la deliziosa cantata scenica La regata veneziana di Gioacchino Rossini. L'autore pesarese era, infatti, molto legato a Venezia, tanto da dedicarle questo breve componimento che la voce del soprano Sara Bino ha saputo restituire in tutta la sua freschezza e vivacità. Al pianoforte Alice Farnea ha accompagnato con garbo e ironia i gorgheggi del soprano. Sinceri e lunghi applausi hanno testimoniato il pieno successo di un pomeriggio musicale autenticamente veneziano. Usciti dal circolo per il rientro a casa, Venezia si è offerta incantevole alla nostra vista, nella luce eburnea di un pomeriggio di fine estate. Bellissima l’immagine della laguna e, sullo sfondo, l’isola di San Giorgio! Musica per gli occhi dopo quella per le orecchie. E’ scattato in molti di noi un riflesso condizionato: ma perché non tornarci visto che abbiamo un simile gioiello a a portata di mano! La Direzione è avvisata e, mi pare, sia già trapelato qualche assenso: dunque, ciao Venezia e … a presto!!!
portata di mano? La Direzione è avvisata e, mi pare, sia già trapelato qualche assenso: dunque, ciao Venezia e … a presto!!! |